Parigi-Tours 2024, Michael Mørkøv scende di sella dopo vent’anni: “Non vedo l’ora di guidare l’attuale generazione d’oro della Danimarca”

Con la Parigi-Tours 2024 si è ufficialmente conclusa la carriera agonistica di Michael Mørkøv. La gara che si è svolta domenica 6 ottobre è stata infatti l’ultima del lunghissimo percorso agonistico del danese, che aveva iniziato a correre nel 2005 in una formazione locale e che già nel 2009 divenne un corridore professionista, con la maglia della Saxo Bank. Mørkøv è rimasto in seno a quella squadra, con le sue varie denominazioni, fino al 2015, passando poi alla Katusha e alla Deceuninck-QuickStep, formazione in cui ha militato dal 2018 al 2023. In questa stagione, infine, il passaggio all’Astana Qazaqstan, con il compito di guidare Mark Cavendish alla tanto attesa vittoria-primato al Tour de France.

Mørkøv è stato corridore sempre votato al supporto per i compagni, soprattutto come guida nelle volate. In carriera, quindi, i successi personali sono stati complessivamente pochi, cinque, di cui tre titoli nazionali in linea e, il più importante, una tappa alla Vuelta a España 2013. Il danese è stato però anche grande interprete della pista, riuscendo a vincere anche un oro olimpico, a Tokyo 2021, nella Madison, insieme a Lasse Norman Hansen. I due quell’anno vinsero anche il Mondiale. Poi, a Parigi 2024 Mørkøv, insieme a Niklas Larsen, è tornato su un podio a cinque cerchi, chiudendo al terzo posto la stessa specialità. Sempre in pista, e sempre ai Giochi, Mørkøv aveva vissuto già un grande momento in occasione di Pechino 2008, quando fu argento nell’Inseguimento a squadre.

“Sono contento di chiudere qui alla Parigi-Tours, che è sempre stata una corsa importante nel finale di stagione – le parole di Mørkøv ai nostri microfoni prima della partenza – Ricordo la prima volta che fui selezionato per questa gara, era il 2009 ed ero molto orgoglioso di esserci. Poi, nel 2013 ho raccolto un bel risultato chiudendo secondo e mi diverto sempre quando si corre in Francia. Purtroppo le condizioni meteo non sono quelle che speravo per la mia ultima gara…”.

Un passo indietro, a quella che è stata l’ultima stagione della carriera: “Porterò per sempre con me il rapporto lavorativo che ho avuto con Mark Cavendish in vista della partecipazione al Tour de France 2024 e il fatto di essere riusciti a vincere quella storica tappa, che è il momento più importante della mia annata su strada. Il futuro? Sono fiero e mi sento molto fortunato nel poter diventare Commissario tecnico della Nazionale della Danimarca su strada. È un bel modo di cambiare attività alla fine della carrera. Non vedo l’ora di poter sviluppare il talento che abbiamo a disposizione e di guidare la generazione dorata che la nostra nazione può vantare in questo periodo“.

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